Morto Matteo Messina Denaro, aveva 61 anni. L'uomo, figlio di Francesco Messina Denaro era amante delle donne - si legge su Sky Tg24 - delle auto sportive e del lusso. Era l'ultimo boss delle stragi ancora in circolazione ed era ritenuto tra i mandanti degli attentati del '92 e delle bombe del '93 a Roma, Firenze e Milano. Era un sanguinario, accusato e condannato per decine di omicidi tra cui quello di Giuseppe Di Matteo, un bambino strangolato e sciolto nell'acido perché il padre era diventato un collaboratore di giustizia e non aveva preso parte alle richieste di Cosa Nostra. La latitanza di Denaro è iniziata nel lontano '93: fu avvistato per l'ultima volta in Versilia, dove era stato in vacanza con i fratelli. Poi diventò un fantasma. Il suo ultimo periodo da latitante lo ha trascorso sotto il falso nome di Andrea Bonafede. A tradirlo è stata la lunga malattia che ha decretato la sua fine: un tumore al colon contro cui ha lottato per 3 anni e che a causa di visite mediche, operazioni e chemioterapia lo ha fatto finire allo scoperto, cadendo nella rete della giustizia. Ad insospettire gli investigatori è stato un pizzino trovato a casa della sorella: si tratta di un biglietto scritto a mano con cui i boss mafiosi recapitano messaggi di vario genere. In quello rinvenuto dal nucleo investigativo si parlava di cancro. Il cerchio è stato chiuso arrestando Matteo Messina Denaro davanti ad una clinica privata di Palermo. Ai magistrati che lo hanno interrogato non ha rivelato nulla del suo passato, ma ha precisato: "Io non ho ucciso Giuseppe Di Matteo". Le prime cure contro la malattia in carcere, poi ad agosto il ricovero in ospedale, da cui non è mai uscito. Il boss di Cosa Nostra è morto all'ospedale de l'Aquila all'età di 61 anni.