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Arezzo, Samuele Landi, per il ministero degli esteri il caso non è chiuso e risulta disperso

Samuele Landi Samuele Landi

Caso Samuele Landi, per il ministero degli esteri non è ancora chiuso. Dopo la tempesta del 2 febbraio che avrebbe coinvolto la chiatta sulla quale si trovava il 58enne di Arezzo, imprenditore che fondò Eutelia, a Dubai dal 2010, la Farnesina risponde al Corriere di Arezzo che "non ci sono aggiornamenti" rispetto al fatto che l'uomo risultava disperso. Questo nonostante il ritrovamento del cadavere che, secondo fonti attendibili riconducibili alla cerchia dei parenti, apparterrebbe con certezza a Samuele. Ma dal punto di vista delle carte, dell'ufficialità, la Farnesina non conferma la morte del connazionale, mantenendosi in contatto con consolato. Dubai e ambasciata ad Abu Dahbi. Landi, secondo quanto era emerso, mentre in latitanza ora lavorava alla realizzazione del villaggio galleggiante Aisland in acque internazionali, insieme ad altre 4 persone sarebbe stato sorpreso da altissime onde. E avrebbe perso la vita. Si è parlato anche di comparazioni con il dna in corso. Non si è mai saputo di esequie. Stretto riserbo dei familiari. Padre del colosso della telefonia Eutelia, condannato per il crac, viveva negli emirati e ha sempre proclamato di essere stato ingiustamente perseguitato dalla giustizia. In un video in cui spiegava il progetto Aisland, dice: "Morirò in mare".