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Ex Lebole, è scontro: la proprietà dell'area accusa il Comune di Arezzo per lo stallo senza rilancio

Ex Lebole storia infinita Ex Lebole storia infinita

Ora è scontro sulla ex Lebole, l'area industriale dismessa dal 2002 alla periferia di Arezzo continuamente teatro di episodi di degrado e criminalità. Con una breve nota, la società Aerre spa che è proprietà della superficie, riconducibile all'imprenditore della carta Marco Carrara, pistoiese, attribuisce le responsabilità della mancata riqualificazione all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Ghinelli. Questa la nota:
"Aerre Spa apprende con stupore le dichiarazioni di un Consigliere di
maggioranza riguardo l'area ex Lebole.
Le paventate iniziative inibitorie e urbanistiche (improprie e lesive
dei diritti costituzionalmente protetti della Società proprietaria)
dimostrano che il Consigliere non è stato affatto edotto, da chi
avrebbe potuto e dovuto, delle sostanziali e numerose ragioni che
riconducono all'Amministrazione Comunale le cause dell'attuale
situazione.
La Società si riserva quindi, in un futuro prossimo, di sottoporre
all'attenzione pubblica aretina le proprie considerazioni su quanto
accaduto negli ultimi sette anni."
Il riferimento è al recente intervento di Francesco Palazzini, capogruppo di Fratelli d'Italia, che dopo il recente accoltellamento, chiedeva una ordinanza di sgombero e che imponga manutenzione e recinzione. Palazzini invita anche a ripensare il recupero in modo diverso, non più commerciale come all'inizio, visto che non ci sono investitori disponibili. In passato si era lavorato intorno all'interesse di Esselunga, poi si era affacciato anche Patrizio Bertelli presidente del gruppo Prada.
Da qui la reazione di Carrara. Per ora non c'è risposta ufficiale del Comune, ma si fa notare che lo strumento urbanistico approvato consente alla proprietà di ritirare il permesso a costruire e di operare.
Servizio completo sul Corriere di Arezzo di sabato 23 marzo